martedì 16 novembre 2010

La sordità dei neonati si può curare

Anche se hanno il nervo acustico inservibile. Anche se i pazienti hanno pochi mesi di vita. L'intervento chirurgico capace di dare loro l'udito oggi è una realtà, come verificato nel corso del Summit mondiale di Otorinolaringoiatria, da poco conclusosi a Verona.
Il risultato più importante è stato la definizione da parte dei migliori specialisti mondiali delle nuove
linee guida sugli , al tronco encefalico, ovvero la cura della sordità attraverso la bionica.

Fino a pochi anni fa, in mancanza di una casistica in grado di garantire l'effettiva riuscita di questi interventi, il mondo medico aveva fissato a 18 anni l'età minima del paziente da trattare, progressivamente abbassata a 12, quindi a sei.

Solo nel 2000 il prof. Vittorio Colletti, direttore dell'Otorinolaringoiatria del policlinico universitario Borgo Roma di Verona, ha cominciato ad intervenire su pazienti anche di pochi mesi di vita, privi del nervo acustico, forte della convinzione che più è tempestivo l'intervento più è rapida la riabilitazione. Ad oggi il prof. Colletti ha trattato complessivamente 75 pazienti privi del nervo acustico non per cause tumorali, tra i quali 16 bambini dai quattro mesi ai 16 anni, detenendo la più alta casistica mondiale di impianti di questo tipo. Tra i casi trattati, ha portato l'esempio di due gemelline, una sola delle quali era audiolesa. Con un intervento effettuato nel primo anno di età, la piccola ha acquisito appieno la facoltà auditiva colmando al cento per cento l'handicap iniziale che la differenziava dalla sorella.
Questa sperimentazione è risultata fondamentale per aprire tale prassi anche ad altri centri di cura.

  • Cosa prevede l'intervento chirurgico tecnicamente Con una tecnologia di confine tra la neurochirurgia e l'otorinochirurgia viene impiantato al tronco encefalico un apparecchio delle dimensioni di tre millimetri per sette. Questo congegno, mediante 21 elettrodi invianti impulsi elettrici, stimola direttamente l'area del suo nucleo cocleare. All'intervento segue un programma di riabilitazione per insegnare a distinguere tra loro i suoni. "La percezione della musica - ha osservato il prof. Colletti - è lo stimolo più difficile da distinguere per la trasformazione bionica", preceduto da quello del ritmo e del suono, il più elementare.
  • La sordità in Italia e le terapie che la combattono In Italia nascono da 600 a 1200 bambini sordi ogni anno. Le cause che determinano la ipoacusia sono varie, da quelle genetiche a quelle tossiche, da quelle infettive alle sofferenze fetali spesso sconosciute. In presenza del nervo acustico attivo, la patologia può essere risolta con l'inserimento di un impianto cocleare che, tramite un gruppo di elettrodi, trasporta l'energia elettrica necessaria a stimolare le fibre nervose della coclea ancora utilizzabili.

In assenza, invece, delle fibre nervose, si rende necessario il ricorso all'impianto di un apparecchio al tronco encefalico. I risultati ottenuti in questo campo sono altamente promettenti.

Andrea: quattro anni. Quattro anni senza rumore. Fino a un'operazioneche, in tutto il globo, non ha precedenti, e che e' stata eseguitadall'equipe veronese del professor Vittorio Coletti, primario diotorinolaringoiatria all'Universita' di Verona. Medici pionieriperche' hanno impiantato, in quel bimbo cosi' piccolo, un modello diorecchio bionico che - prima d'ora - era stato inserito in via sperimentalema solo in una decina di pazienti tutti adulti. Nato in provincia diAncona, il piccolo Andrea era sordo dalla nascita per una duplicemalformazione, una alla clochea e l'altra al nervo acustico. Nel troncocerebrale e' stata impiantata una placca di otto centimetri su cui sonomontati 21 elettrodi: da questa placca partono 21 fili che sicollegano a un altro dispositivo, grande come 100 lire, inserito invecedietro all'orecchio: quest'ultimo funziona da trasduttore, ovveroconverte i segnali acustici in segnali elettrici. Un terzo e ultimodispositivo, all'esterno, fa da 'antenna ricevente', coie' capta e trasmetteil suono all'intero sistema. L'orecchio bionico funziona: i chirurghiche hanno operato Andrea l'hanno 'testato' durante l'operazione. Per oral'innovativa tecnologia e' spenta: si rieaccendera' a un mesedall'intervento, una volta che i tessuti tormentati dall'interventochirurgico si saranno ripresi. Allora Andrea potra' con ogni probabilita'cominciare a sentire la voce della sua mamma, le grida degli altri bambini.Un'altra rivoluzione e' gia' cominciata.

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